L’ANSDIM partecipa alla raccolta fondi per i Marò della X Mas

La cerimonia in onore delle salme dei Marò al Sacrario militare dei Caduti d’oltremare di Bari l’11/11/2019

1 22 Marò della X Mas e sei militi italiani del battaglione Tramontana di Cherso hanno combattuto senza speranze contro l’avanzata dei partigiani di Tito nelle isole del Quamero. Un loro compagno (Mario Sartori di Genova) si è suicidato dopo l’ultima battaglia, per non cadere prigioniero, a Neresine il 20 aprile 1945.127 sopravvissuti, dopo la resa, sono stati torturati e condotti a Ossero scalzi e seminudi. Il 21 aprile hanno dovuto scavarsi la fossa dietro il muro nord del cimitero. Poi sono sono stati fucilati, nonostante fossero prigionieri di guerra, e sepolti nelle due fosse comuni

Solo il 9 maggio 2019, ben 74 anni dopo, sono stati riesumati i resti dei marò della X Mas e dei volontari della Tramontana di Cherso. Alcuni avevano sul cranio il foro del proiettile dell’esecuzione. «Adesso riposano nel sacrario dei caduti d’oltremare di Bari» spiegano Lida Giadrossi e Federico Scopinich a Panorama, «ma vorremmo dare un nome e cognome ai resti». L’iniziativa è della Comunità italiana degli esuli di Lussino che ha sede a Trieste.

«Grazie alle ricerche di alcuni soci e all’elenco dei prigionieri trucidati abbiamo rintracciato una decina di parenti sparsi per l’Italia disponibili al riconoscimento attraverso il Dna» spiega Giadrossi. Per questo motivo gli esuli hanno contattato Paolo Fattorini, l’esperto dell’identificazione genetica dell’università di Trieste. Il problema sono i costi: «La nostra associazione è piccola e ha poche risorse». Fattorini sta valutando la richiesta, ma fa notare che «solo di reagenti ci vogliono 100 euro per vittima e si può arrivare anche a 500 euro per tutta la procedura. Poi andrebbe aggiunto il costo del personale e l’utilizzo delle strumentazioni».

I marò e i militi avevano aderito alla Repubblica sociale, la parte dei vinti, con l’idea impossibile di difendere un lembo d’Italia, ma non esiste giustificazione per le torture, l’esecuzione e le fosse comuni che dovevano farli dimenticare per sempre, se non le barbarie di chi non rispetta i prigionieri di guerra. Un buon motivo, 75 anni dopo, per dare un nome e un cognome ai resti ignoti che riposano nel sacrario di Bari, lanciando una raccolta fondi. L’iniziativa degli esuli di Lussino, che Panorama rilancia, permetterà ai familiari di avere una tomba vera dove deporre un fiore e piangere i loro cari riemersi dall’oblio ideologico del passato. Giusta o sbagliata che fosse la loro scelta.

Comunità di Lussinpiccolo – Trieste Fondo Ossero IT45P0103002230000003586982 Monte dei Paschi di Siena – causale: “Per l’identifcazione dei marò di Ossero – Socio ANSDIM (Associazione Nazionale SDI Marina)”.

Auguri del Presidente ANSDIM

Cari soci di ANSDIM e amici che ci seguite attraverso le pagine dei social….sono l’A.I. Bernardo Canelli e sono stato istruttore a Santa Maria (Com.sub.in) di moltissimi SDI e attualmente sono Presidente dell’ANSDIM. A tutti Voi ed ai vostri cari, un calorosissimo augurio di Buon Natale e di un prospero anno nuovo da parte mia e di tutto il direttivo dell’ANSDIM.

A.I. Bernardo Canelli

                                                        

Annullamento Raduno Annuale ANSDIM

Il Consiglio Direttivo di Ansdim, preso atto del prolungarsi dell’attuale situazione di incertezza legata all’emergenza Covid, preso atto del fatto che la caserma di Cadimare, al momento e fino a data da stabilire non è in grado di fornire il consueto supporto logistico ai soci che desideravano pernottarvi, preso atto della difficoltà di trovare una sede dove poter pranzare ed effettuare la Nostra assemblea annuale vista la difficoltà nel mantenere le distanze di sicurezza richieste, ha deliberato all’unanimità il rinvio dell’annuale raduno Ansdim. Per coloro che avevano fatto richiesta del vestiario, al momento opportuno, saranno contattati da Capo Lo Presti per concordare eventuali invii postali.
Certi della Vostra comprensione mandiamo a tutti voi un abbraccio fraterno, nell’attesa di poterci incontrare di nuovo tutti assieme.