Pasqua 2021
Buongiorno ANSDIM e buongiorno SDI, è passato un anno dall’inizio di questa epidemia e siamo sempre ad un punto critico…ma noi siamo SDI e siamo abituati alle difficoltà e come sempre troveremo il modo di superare anche questa situazione che ci costringe a rimandare incontri e non solo. Che questa Pasqua possa essere per tutti un vero e proprio “passaggio” ad un momento migliore dove potremo riappropriarci delle nostre abitudini, dei nostri lavori e delle nostre libertà.
L’ANSDIM partecipa alla raccolta fondi per i Marò della X Mas
1 22 Marò della X Mas e sei militi italiani del battaglione Tramontana di Cherso hanno combattuto senza speranze contro l’avanzata dei partigiani di Tito nelle isole del Quamero. Un loro compagno (Mario Sartori di Genova) si è suicidato dopo l’ultima battaglia, per non cadere prigioniero, a Neresine il 20 aprile 1945.127 sopravvissuti, dopo la resa, sono stati torturati e condotti a Ossero scalzi e seminudi. Il 21 aprile hanno dovuto scavarsi la fossa dietro il muro nord del cimitero. Poi sono sono stati fucilati, nonostante fossero prigionieri di guerra, e sepolti nelle due fosse comuni
Solo il 9 maggio 2019, ben 74 anni dopo, sono stati riesumati i resti dei marò della X Mas e dei volontari della Tramontana di Cherso. Alcuni avevano sul cranio il foro del proiettile dell’esecuzione. «Adesso riposano nel sacrario dei caduti d’oltremare di Bari» spiegano Lida Giadrossi e Federico Scopinich a Panorama, «ma vorremmo dare un nome e cognome ai resti». L’iniziativa è della Comunità italiana degli esuli di Lussino che ha sede a Trieste.
«Grazie alle ricerche di alcuni soci e all’elenco dei prigionieri trucidati abbiamo rintracciato una decina di parenti sparsi per l’Italia disponibili al riconoscimento attraverso il Dna» spiega Giadrossi. Per questo motivo gli esuli hanno contattato Paolo Fattorini, l’esperto dell’identificazione genetica dell’università di Trieste. Il problema sono i costi: «La nostra associazione è piccola e ha poche risorse». Fattorini sta valutando la richiesta, ma fa notare che «solo di reagenti ci vogliono 100 euro per vittima e si può arrivare anche a 500 euro per tutta la procedura. Poi andrebbe aggiunto il costo del personale e l’utilizzo delle strumentazioni».
I marò e i militi avevano aderito alla Repubblica sociale, la parte dei vinti, con l’idea impossibile di difendere un lembo d’Italia, ma non esiste giustificazione per le torture, l’esecuzione e le fosse comuni che dovevano farli dimenticare per sempre, se non le barbarie di chi non rispetta i prigionieri di guerra. Un buon motivo, 75 anni dopo, per dare un nome e un cognome ai resti ignoti che riposano nel sacrario di Bari, lanciando una raccolta fondi. L’iniziativa degli esuli di Lussino, che Panorama rilancia, permetterà ai familiari di avere una tomba vera dove deporre un fiore e piangere i loro cari riemersi dall’oblio ideologico del passato. Giusta o sbagliata che fosse la loro scelta.
Comunità di Lussinpiccolo – Trieste Fondo Ossero IT45P0103002230000003586982 Monte dei Paschi di Siena – causale: “Per l’identifcazione dei marò di Ossero – Socio ANSDIM (Associazione Nazionale SDI Marina)”.